Qualche tempo fa stavo facendo delle ricerche, e per curiosità, dopo aver visto diverso materiale in lingua inglese sull’argomento, mi sono spostata sulla lingua italiana. Curiosando in internet, ho digitato il nome che era al centro della mia ricerca: CERVICE.
Su Google, sono dovuta arrivare alla pagina 3 per trovare materiale diverso da patologie e tumori della cervice…è molto bello che ci sia tanta informazione riguardo agli aspetti più difficili di questa parte.
Allo stesso tempo, è altrettanto spiacevole che non venga dato molto spazio alla bellezza, alla funzionalità e all’anatomia di questa parte del nostro corpo, e non da meno, al piacere che la sua stimolazione può dare.
Nel disco lunare (che potete scaricare iscrivendovi alla newsletter) ho messo, come dato di auto osservazione, anche l’altezza della cervice, che cambia a secondo della fase in cui siamo.
Vedremo che nella fase ovulatoria è più alta (un dito) mentre durante e dopo il mestruo è più bassa (più semplice da trovare), segnali quindi che se conosciuti ed esplorati danno una maggior consapevolezza anche del proprio ciclo fertile.
Essendo la cervice all’interno e alla fine del nostro canale vaginale, per guardarla, possiamo usare uno speculum, aprendolo vedremo questa meravigliosa parte del nostro corpo, questa porta che fa da entrata ed uscita per il nostro utero.
Consiglio con calma di iniziare a prendere confidenza con questa parte, inizialmente sarà più complicato trovarla…
Mettetevi comode, in uno spazio che vi possa far sentire al sicuro.
Respirando ed usando le dita, potrete entrare nel canale vaginale fino ad arrivare a sentire una sporgenza, sentirete un buchino che potrete tenere anche per le volte successive come punto di riferimento, dopo di che potete iniziare a percorrere tutta la circonferenza.
Potete quindi sentire al tatto come risulta, morbida, dura, aperta, chiusa, più bagnata o secca.
Non aspettatevi di trovarla al primo colpo, la cervice non è lì dritta ad aspettarvi, ma prendetevi un attimo ed esplorate, cambiate posizione o se ancora ci sono delle difficoltà riprovate in un altro momento della giornata.
Dopo aver preso confidenza con la vostra cervice potrete passare anche ad entrare in una relazione più profonda con lei, e, con delicatezza, scoprire da sole o insieme al vostro partner, uno dei piaceri più profondi ed intimi, quello che la tradizione Taoista chiama la terza via dell’orgasmo femminile (dopo quello clitorideo e del punto G).
L‘orgasmo della cervice, un orgasmo profondo (vedi la posizione anatomica) ed intenso, che richiede tempo e rilassatezza, e che va incontro al desiderio di una sessualità più profonda, più presente e consapevole.
Più vi concederete di abbandonarvi con fiducia in questa esperienza, più verrete immerse in molteplici sensazioni: espansione, amore e unità; potrete sentire una forte apertura di cuore, tanta profondità e pure vulnerabilità.
Rammento che la stimolazione della cervice può portare con sè il rilascio di un sacco di emozioni. Prima di iniziare sentitevi pronte, a vostro agio e disponibili ad entrare delicatamente in questo esperienza e, in qualsiasi momento, se sentite che è troppo per voi, rimandate.
Non abbiate fretta, come per tutte le cose più profonde la sua conoscenza richiede tempo, pazienza e amore.
Questa è una delle vie che porta alla conoscenza del vostro mistero, alla conoscenza di voi stesse.
Buon viaggio!
Giulia
Consulente ed operatrice olistica
Specializzata in benessere femminile
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Giulia Ambrosetti
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